154 research outputs found

    Guest Editor's Note

    Get PDF

    Trent\u2019anni di collaborazione musicologica italo-polacca

    Get PDF
    L'articolo d\ue0 conto di trent'anni di collaborazione musicologica fra istituzioni accademiche italiane e polacche e include una bibliografia completa delle pubblicazioni scaturite da tale collaborazione

    Da Milano a Graz. Compositori milanesi e lombardi nel Parnassus Musicus Ferdinandaeus

    Get PDF
    L\u2019articolo prende in esame per la prima volta sistematicamente i mottetti di compositori milanesi e lombardi inclusi nella monumentale silloge musicale Parnassus Musicus Ferdinandaeus (1615) a quattrocento anni dalla sua pubblicazione. L\u2019importanza storica e musicale di questa raccolta era gi\ue0 stata messa in rilievo all\u2019interno di diversi contributi, a partire da un ampio articolo di Hellmut Federhofer, il quale, tuttavia, si era limitato a prendere in esame i mottetti dei compositori legati alla corte di Graz (a loro volta per lo pi\uf9 di origini italiane). Considerato che i compositori di area lombarda (complessivamente 18 su un totale di 32) sono responsabili di pi\uf9 della met\ue0 delle composizioni della raccolta e che la produzione milanese e lombarda vi \ue8 rappresentata in proporzione maggiore rispetto a quella della cappella di corte del destinatario del prestigioso omaggio, \ue8 parso opportuno riconsiderare l\u2019intera silloge, anche alla luce delle pi\uf9 recenti pubblicazioni sul mottetto del primo Seicento in area milanese e lombardo-padana. Particolare attenzione \ue8 stata riservata ai compositori milanesi (complessivamente 11, di cui 4 attivi presso il Duomo di Milano, dove era attivo anche il curatore della raccolta Giovanni Battista Bonometti, poi trasferitosi presso la corte di Graz) e alle caratteristiche stilistiche e compositive dei loro concerti. Dopo un excursus sul contesto storico, politico e culturale della raccolta, che dedica ampio spazio alle relazioni culturali tra il ducato di Milano e la corte di Graz, l\u2019articolo prende in esame i compositori milanesi rappresentati nel Parnassus fornendo alcune significative integrazioni ai rispettivi percorsi biografici (e in particolare alla biografia di Giovanni Battista Bonometti) sulla scorta di documentazione d\u2019archivio inedita; e infine illustra le principali caratteristiche dei mottetti dei compositori milanesi, raffrontandole con quelle dei mottetti dei compositori legati alla cappella di Graz

    Italian musical culture and terminology in the third volume of Michael Praetorius's Syntagma Musicum (1619)

    Get PDF
    From the third volume of Michael Praetorius\u2019s Syntagma musicum one receives the impression that, according to its author, only those who were able to compose, play or sing \u2018all\u2019italiana\u2019 (in the Italian manner) were considered culturally up-to-date. This treatise can therefore be seen as a mirror reflecting the way in which Italian music was perceived north of the Alps in the second decade of the seventeenth century. The present article, based on a re-reading of the third volume of Syntagma musicum, shows how in the early decades of the seventeenth century the circulation and the assimilation of Italian musical culture and terminology was far-reaching in the Germanspeaking countries, contributing to the genesis of a pan-European musical style and terminology. Keywords: Italianness, Italian musical culture,pan-European style, Michael Praetorius, Syntagma musicum, Italian musical terms

    Andrea Gabrieli's music in Milan: dissemination, adaptation, assimilation

    Get PDF
    The name of Andrea Gabrieli appears very rarely in studies on music in Milan between the end of the 16th century and the start of the 17th, and is also infrequent in those on the repertory commonly known as ‘lombardo-padano’. And yet there are various clues pointing to the fact that his fame had reached Milan during his lifetime, and how several local composers had succumbed to the charm of his music, sometimes taking it as a starting point, borrowing techniques and procedures and re-using them in the course of their own compositions. This article follows up these clues and reflects on some aspects of the transmission and reception of Andrea Gabrieli's music in Milan, taking into consideration firstly the ‘positive’ elements, regarding the reprinting in Milan of some of his collections and the presence of his compositions in local music publications, and then moving on to an examination of how some of his madrigals are treated in collections of contrafacta published in Milan or in any case assembled by personages active in Milan. Considerations have been made about some aspects of the active and creative reception of his music, illustrating the characteristics of some compositions from the musical environment in Milan that reveal the assimilation of technical-stylistic features that can be traced to Gabrieli's output

    Guest Editor's Note

    No full text

    Organ Works and motets Girolamo Frescobaldi CD La Divina Armonia Passacaille 1044

    No full text
    Ricostruzione della parte mancante (Cantus secundus) dei seguenti mottetti incompleti inclusi nel Liber secundus diversarum modulationum di Girolamo Frescobaldi (Roma, 1627): Ave Virgo gloriosa; Tota pulchra es; Ego sum qui sum; De ore prudentis; Vox dilecti mei; Quam pulchra es. World premi\ue8re recording

    L\u2019edizione critica degli inni a quattro voci di Marc\u2019Antonio Ingegneri (Venezia, 1606): alcune riflessioni metodologiche

    No full text
    Si discutono i criteri metodologici adottati nell'edizione del Liber secundus hymnorum di Marc'Antonio Ingegneri, evidenziando le specificit\ue0 e i problemi di edizione posti dal repertorio sacro su cantus prius factus

    Note a margine del processo compositivo marenziano: i salmi Jubilate Deo e Laudate Dominum nella duplice versione a otto e a dodici voci

    No full text
    La produzione sacra di Luca Marenzio rappresenta a tutt\u2019oggi uno dei settori meno indagati dell\u2019opera di questo compositore, tanto che molti quesiti posti dalle sue composizioni postume ancora attendono una risposta soddisfacente. Alcune di queste ci sono pervenute in versioni plurime, o con attribuzioni in conflitto, il che pone ulteriori problemi, fra cui quello di stabilire i rapporti che intercorrono fra le diverse versioni e l\u2019ordine in cui furono composte, e quello di accertarne la paternit\ue0. Il presente lavoro prende in esame in particolare i salmi Jubilate Deo e Laudate Dominum, entrambi pervenutici in due versioni, rispettivamente a otto e a dodici voci. L\u2019analisi delle due versioni di queste composizioni e il loro confronto hanno consentito di mettere a fuoco alcuni procedimenti compositivi significativi, contribuendo a definire il modus operandi di Marenzio polifonista sacro e consentendo di formulare alcune ipotesi sull\u2019ordine di composizione delle due versioni e sulla loro autenticit\ue0. In particolare, si ritiene che Marenzio durante il suo soggiorno presso la corte polacca di Sigismondo III abbia composto ex-novo le versioni a triplo coro di questi mottetti, incluse anche in un\u2019antologia stampata a Cracovia nel 1604 insieme a un terzo mottetto a due cori di Marenzio. In un secondo momento e presumibilmente in Italia le stesse composizioni sarebbero state ridotte a due cori dallo stesso Marenzio o da altri compositori, in modo da consentirne l\u2019esecuzione presso cappelle meno ricche di quella polacca

    Marchesi, Giulio

    No full text
    • …
    corecore